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La prossemica
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Il termine prossemica indica lo studio delle relazioni di vicinanza fisica nella comunicazione interpersonale.
Come ogni linguaggio, la prossemica varia geograficamente. Nel Nord Europa, per esempio, la distanza normale tra due persone che parlano è maggiore che in Italia e nei paesi mediterranei.
È stato osservato che la distanza da mantenere, parlando con altre persone e attraverso cui ci si sente a proprio agio, dipende dalla propria cultura.
In Medio Oriente le persone preferiscono stare molto vicine tra loro, quasi a contatto. Gi europei e gli asiatici si tengono invece fuori dal raggio di azione del braccio. Nell’India meridionale, dove gli appartenenti alle diverse caste devono mantenere una precisa distanza fra di loro, quando gli individui della casta più bassa incontrano quelli della casta più alta, debbono tenersi a una distanza di circa quaranta metri.
Altra differenza è quella tra i sessi. Mentre i maschi si trovano più a loro agio di lato a una persona, le femmine preferiscono stare di fronte.
Interessante osservare le prossemica in ascensore. Gli europei in ascensore si pongono a cerchio con la schiena appoggiata alle pareti, mentre gli americani si pongono in fila con la faccia rivolta alla porta.
Originale è la prossemica dei sacerdoti. Quando chiamano “figli” le persone che incontrano, accorciano lo spazio relazionale e, conseguentemente, quello spaziale. (Divulgativo)