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Psicologia del cinema
Alberto Angelini
(prefazione di Luciano Mecacci)
Napoli, Liguori 1992
Questo è un libro scritto con gli strumenti dello psicologo, ma pensando alla gente del cinema. L’evoluzione del linguaggio cinematografico e le caratteristiche della sua grammatica offrono continui elementi di confronto con il patrimonio scientifico della psicologia. D’altra parte, le conoscenze psicologiche hanno contribuito a chiarire molti aspetti dell’elaborazione cinematografica, sia rispetto alla sceneggiatura e all’esercizio della regia, sia rispetto al montaggio. Il volume intende offrire un panorama sullo stato attuale delle ricerche nei diversi settori della psicologia del cinema. Contemporaneamente vi è l’auspicio di fornire uno specifico strumento di conoscenza psicologica a chi pensa, gira e monta un film. Uno spazio privilegiato è riservato al tema dell’inquadratura e dei movimenti di macchina, con tutto il peso della loro suggestione psichica. Il regista e lo spettatore risultano partecipare al medesimo “campo” di interesse psicologico. Anche il dibattuto problema del montaggio cinematografico è riesaminato in questa prospettiva.